La cefalea risulta uno dei disturbi più frequenti nella pratica clinica quotidiana, sia del medico di Medicina Generale che dello specialista neurologo. Per quanto concerne l’emicrania, la sua prevalenza nella popolazione adulta risulta del 10% (15% nelle donne e 8% negli uomini). Spesso l’emicrania presenta un esordio in età evolutiva, con un andamento negli anni successivi variabile nei singoli pazienti, ma non infrequentemente protratto per decenni. In alcuni casi tale cefalea progredisce verso una forma cronica, secondo i criteri stabiliti dalla seconda edizione della Classificazione dell’International Headache Society (>15 giorni al mese). Scopo del corso “Farmaci ed emicrania. Dalle crisi accessuali alla cronicizzazione” è analizzare il fenomeno della evolutività dell’emicrania, valutando quali possano essere le misure sia farmacologiche che non farmacologiche in grado di prevenire la trasformazione di una cefalea da una forma episodica a una forma cronica. La cefalea cronica quotidiana risulta infatti un grave problema sanitario, sia dal punto di vista socio-economico (per costi diretti ed indiretti), sia soprattutto per quanto concerne la qualità di vita dei pazienti, spesso drammaticamente deteriorata. L’emicrania, infatti, è stata inserita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità al 19° posto (12° per le donne) tra tutte le patologie in grado di determinare disabilità. Nell’ambito del suddetto corso verranno discussi i fattori che possono provocare la cronicizzazione dell’emicrania e verranno analizzati i trattamenti farmacologici, sintomatici e preventivi, che si sono dimostrati efficaci in studi basati sulle evidenze. Il corso comprende in particolare quattro figure professionali, il Medico di Medicina Generale, il Pediatra, il Neurologo ed il Radiologo. Verrà inizialmente analizzato il paziente affetto da emicrania accessuale e cronica, secondo il punta di vista rispettivamente del Medico di Medicina Generale e del Neuropsichiatra Infantile. Successivamente verranno presentate le nuove linee guida terapeutiche, in corso di pubblicazione, redatte dalla Società Italiana per lo Studio delle Cefalee, concernenti sia il trattamento sintomatico che quello di profilassi delle crisi. Verrà discusso il ruolo dell’uso eccessivo di farmaci nel processo di cronicizzazione dell’emicrania, che allo stato attuale delle conoscenze appare preminente e determinante. L’abuso farmacologico appare a tutt’oggi il fattore più importante nella trasformazione di una cefalea da accessuale a cronica e verrà presentato un protocollo per la disassuefazione dei pazienti con abuso di farmaci, trattamento indispensabile per instaurare una efficace terapia di profilassi dell’emicrania e per migliorare conseguentemente la qualità di vita dei pazienti affetti. Il parere dei clinici verrà confrontato con quello del neuroradiologo, che illustrerà i reperti evidenziati dalle più moderne tecniche di neuroimaging in pazienti con emicrania episodica e con emicrania cronica. Per comprendere pienamente le esigenze dei cefalalgici, verranno ascoltate le testimonianze dirette dei pazienti, che negli anni più recenti hanno fondato la Lega Italiana Cefalalgici (LIC), per tutelare maggiormente la propria salute e per dialogare più fattivamente con le Società Scientifiche preposte allo studio delle cefalee. La possibile evolutività dell’emicrania nel corso del tempo, in altri termini la possibile trasformazione della cefalea da un disturbo accessuale ad una vera e propria malattia evolutiva verrà discussa da due esperti, che confronteranno le loro opinioni, sostenendo le evidenze favorevoli e contrarie a tale ipotesi.
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