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LA GESTIONE DELLA BPCO NEL PAZIENTE ANZIANO. Atto 2° |
data evento: |
18 maggio 2019 |
sede evento: |
Ospedale Civile
Bolzano |
organizzato da: |
De Prato Congressi |
responsabile: |
Dr. Albert March, Direttore UOC di Geriatria, Bolzano Dr. Christian Wenter, Direttore UOC di Geriatria, Merano (BZ) |
collaborazioni: |
BOEHRINGER INGELHEIM |
segreteria scientifica: |
Dr. Albert March, Direttore UOC di Geriatria, Bolzano Dr. Christian Wenter, Direttore UOC di Geriatria, Merano (BZ)
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categorie interessate: |
Medico specialista in Geriatria, Medicina Interna, Medicina Generale, Malattie dell’apparato respiratorio; Infermiere. |
quota di partecipazione: |
L'evento è gratuito e limitato ai primi 50 partecipanti |
ECM: |
Sono stati assegnati n. 6,6 crediti formativi ECM |
razionale: |
La Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) è una condizione patologica dell’apparato respiratorio caratterizzata da ostruzione al flusso aereo persistente e parzialmente reversibile, causata dall’inalazione di sostanze nocive che determinano un quadro di infiammazione cronica ed anche importanti effetti sistemici che si associano a complicazioni e comorbidità. I principali fattori di rischio per BPCO sono il fumo di tabacco, l’inquinamento atmosferico, domestico e lavorativo, e le infezioni respiratorie. Con una prevalenza stimata in Italia tra il 4% ed il 6,7% è una delle maggiori cause di morbilità e rappresenta circa il 50% dei decessi per patologia respiratoria in Italia, con un forte impatto economico sul SSN per la durata della sua storia naturale e di quella della fase di disabilità. La BPCO può inoltre indurre importanti effetti sistemici ed essere associata frequentemente a complicanze e comorbidità, molto comuni nei soggetti più anziani o con condizione patologica in fase avanzata.
Questo incontro vuole proporre con un gruppo di esperti che operano in prima linea, le modalità di più recente riscontro in letteratura atte a prevenire le riacutizzazioni e la progressione di malattia con una gestione attiva ed intensiva del paziente. Per conseguire questi obiettivi vanno condivise azioni capaci di migliorare l’aderenza alla profilassi / terapia farmacologica e sinergie degli interventi tra cure primarie e ospedaliere.
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© 2008, De Prato
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