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…DARE TEMPO ALLE DEMENZE AGING E DECLINO COGNITIVO: IL TEMPO DELLA PREVENZIONE E DELLA CURA |
data evento: |
13 ottobre 2018 |
sede evento: |
Del Parco Hotel
Buttrio (UD) |
organizzato da: |
De Prato Congressi |
responsabile: |
Dott.ssa Anna Scalise, Dirigente Medico SOC Clinica Neurologica e di Neuroriabilitazione, Azienda Ospedaliero-Universitaria “S. Maria della Misericordia” - Udine |
collaborazioni: |
FB HEALTH, MDM |
segreteria scientifica: |
Dott.ssa Anna Scalise, Dirigente Medico SOC Clinica Neurologica e di Neuroriabilitazione, Azienda Ospedaliero-Universitaria “S. Maria della Misericordia” - Udine
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categorie interessate: |
Medico specialista in Continuità assistenziale, Direzione medica di presidio ospedaliero, Geriatria, Igiene epidemiologia e sanità pubblica, Medicina di comunità, Medicina fisica e riabilitazione, Medicina generale, Medicina interna, Neurologia, Neuroradiologia, Organizzazione dei servizi sanitari di base, Psichiatria; Assistente sanitario; Farmacista; Fisioterapista; Infermiere; Psicologo; Terapista occupazionale. |
quota di partecipazione: |
La partecipazione è gratuita e limitata ai primi 40 iscritti |
ECM: |
Sono stati assegnati n. 4 crediti formativi ECM |
razionale: |
Il contesto sociale in cui viviamo ci ha portato ad assistere al progressivo allungamento della durata media della vita. Questa transizione demografica senza precedenti, ha letteralmente rovesciato la piramide delle età quale essa si presentava non più di cinquant'anni fa: il numero degli anziani è in crescita costante mentre quello dei giovani è in progressivo calo. In tale contesto stanno assumendo sempre maggiore importanza le problematiche correlate all’invecchiamento e, tra queste, i disturbi cognitivi. L’età è il principale fattore di rischio per la demenza, una sindrome clinica che si manifesta con decadimento delle funzioni corticali superiori frequentemente associato a disturbi psicologici e del comportamento. Ha una durata media di circa 10 anni, con forti risvolti sociali e legali, un carico assistenziale complesso dalla diagnosi fino a fine vita del paziente.
Ma l’invecchiamento non è uguale in ogni individuo e i dati della ricerca più recente indicano che l’aging è un fenomeno biologico potenzialmente influenzabile sia con stili di vita sia con interventi farmacologici. Maggiore attenzione va sicuramente rivolta all’anziano nella sua fragilità, sin da quando inizia a manifestare i primi segni di deflessione delle performance cognitive, Scopo del nostro incontro sarà quello di affrontare la patologia attraverso angolazioni forse diverse dal solito ma sicuramente di pressante attualità: la prevenzione, la fase di sospetto clinico, la definizione diagnostica, i nuovi approcci terapeutici, il follow-up mediante diario clinico, gli aspetti etici. Dedicare tempo alla prevenzione e alla cura significa forse ritardare e dare meno tempo alla malattia conclamata.
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