La Depressione è un disturbo invalidante che interessa oltre 350 milioni di persone nel mondo. Essa è in grado di rendere l'individuo passivo, apatico, privo di interessi, privo dell'energia psicofisica necessaria a renderlo/a capace di affrontare adeguatamente la vita quotidiana. In base al DSM-5, uno dei sistemi diagnostici per i disturbi mentali più utilizzati al mondo assieme all' ICD-10, la depressione può assumere diverse forme, ossia può presentarsi nella forma di diverse aggregazioni di sintomi più o meno tipici e fa parte di un gruppo più ampio di disturbi noto come Disturbi dell'Umore, che comprendono sia la Depressione Unipolare che le forme depressive, appartenenti al Disturbo Bipolare. I farmaci antidepressivi rappresentano oggi il trattamento di scelta delle forme depressive unipolari, mentre per quanto concerne le depressioni bipolari non vi è concordanza in ambito psichiatrico sulle loro modalità d’impiego e altri composti sono stati proposti, in associazione o in alternativa agli antidepressivi, nell’ottica di una stabilizzazione ottimale del paziente. La scelta del composto antidepressivo deve tener conto nel singolo paziente del rapporto rischio/beneficio, valutando parametri quali ad es. l’età ed eventuali comorbilità psichiche o fisiche. Di recente è stata posta l’attenzione su un approccio “dimensionale” alla depressione in funzione della scelta dell’antidepressivo, con l’obiettivo di evidenziare nei singoli casi gli aspetti sintomatologici prevalenti ed impiegare, ove possibile, composti che per il loro peculiare profilo farmacodinamico siano più idonei a gestire tali sintomi.
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