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INVECCHIAMENTO E DEPRESSIONE: DALLA PAURA DI CADERE ALLA PAURA DI VIVERE |
data evento: |
14 dicembre 2017 |
sede evento: |
Sala del Silenzio e Sala del Consiglio
Bologna |
organizzato da: |
De Prato Congressi |
responsabile: |
Dott. Martino Belvederi Murri – Ricercatore Universitario, Clinica Psichiatrica, Dipartimento di Neuroscienze (DINOGMI) Università di Genova Dott.ssa Stamatula Zanetidou, Psichiatra Libero Professionista, Consulente Dipartimento di Cure Primarie, U.S.L. Bologna |
collaborazioni: |
FB HEALTH |
segreteria scientifica: |
Dott. Mario Amore, Direttore UOC di Psichiatria, Ospedale Policlinico San Martino, Genova Dott. Martino Belvederi Murri – Ricercatore Universitario, Clinica Psichiatrica, Dipartimento di Neuroscienze (DINOGMI) Università di Genova Dott. Salvatore Squatrito, Professore ordinario, Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell'Università di Bologna Dott.ssa Stamatula Zanetidou, Psichiatra Libero Professionista, Consulente Dipartimento di Cure Primarie, U.S.L. Bologna
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categorie interessate: |
Medici specialisti in: Cardiologia, Geriatria, Medicina Fisica e Riabilitazione, Medici di Medicina Generale, Neurologia, Pneumologia, Psichiatria; Psicologi. |
quota di partecipazione: |
L'evento è gratuito e limitato ai primi 40 iscritti |
ECM: |
Sono stati assegnati 4 crediti formativi ECM |
razionale: |
I disturbi dell’umore, in particolare la Depressione Maggiore, rappresentano una delle cause più rilevanti di disabilità nel mondo intero. Questo non dipende soltanto dalle conseguenze dirette sulle dimensioni interpersonali e lavorative del paziente, ma anche da effetti negativi sulla salute fisica e sullo stile di vita. Nonostante i recenti progressi in ambito terapeutico, gli esiti clinici della depressione nel mondo reale tendono ad essere ancora insoddisfacenti, in particolare per il paziente in età avanzata. Gli ultimi anni hanno visto notevoli progressi nella comprensione dei meccanismi patogenetici nel campo dei disturbi dell’umore: è ormai ampiamente dimostrato come i disturbi depressivi si accompagnino ad alterazioni della plasticità neuronale e dei fenomeni di neurogenesi. Questi fenomeni sono comunque associati a numerose alterazioni a carico dei sistemi omeostatici dell’organismo, che sembrano determinare una maggiore vulnerabilità agli stress ambientali. Questi sistemi includono ovviamente il sistema nervoso nelle sue diverse componenti (centrale, periferico e autonomico), il sistema immunitario (citochine infiammatorie; brain-gut axis), il sistema endocrino (asse ipotalamo-ipofisi-surrene) ed i marcatori bioumorali di stress ossidativo. Il complesso di tali alterazioni rende ragione di una maggiore suscettibilità del paziente depresso alle malattie fisiche e neurodegenerative, nonché al c.d. processo di invecchiamento accelerato. Il dato è in linea con le osservazioni epidemiologiche che mostrano una aspettativa di vita ridotta di oltre 10 anni a carico dei pazienti affetti da disturbi mentali gravi. Per contro, evidenze recenti mettono in luce l’importanza della modificazione degli stili di vita e dell’integrazione tra interventi farmacologici e non farmacologici nella gestione dei disturbi dell’umore, sia in età adulta che avanzata. Il convegno sarà incentrato sulla depressione geriatrica, adottando la c.d. visione “biopsicosociale”, cioè integrando la disamina delle evidenze più recenti sul tema della patogenesi e trattamento dei disturbi dell’umore con gli elementi culturali e sociali che ne sono alle fondamenta.
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© 2008, De Prato
Congressi | p.IVA 03731170274 |
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