Perché parlare ancora di febbre Perché la febbre è un evento comune, causa tra le più frequenti di richiesta di visita pediatrica e di accesso al Pronto Soccorso; perché pur essendo per lo più motivata da malattie infettive intercorrenti, più spesso benigne ed autorisolventisi essere può essere la spia, spesso l’unica, di infezioni severe e critiche per la sopravvivenza o per gli esiti; perché la febbre, in particolare quando senza segni e sintomi di accompagnamento, può costituire ancora un ‘challenge’ diagnostico; perché vi è quindi la necessità di perfezionare i nostri strumenti diagnostici al fine di perdere casi gravi da un lato, ma dall’altro di non sottoporre i bambini ad accertamenti e a terapie antibiotiche inutili e potenzialmente dannose; e, non ultimo, perché esiste ancora un gap tra quanto le line guida raccomandano e quanto di fatto avviene nella pratica clinica in tema di terapia.
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