Lo scompenso cardiaco è l’espressione terminale di più patologie cardiovascolari (ischemica, ipertensiva, valvolare, secondaria a miocardiopatia dilatativa, ipertrofica, restrittiva ecc), quando i meccanismi di omeostasi risultano deficitari. Ne è affetta una elevata percentuale della popolazione mondiale nella fascia di età compresa tra i 55- 60 anni sino agli 80 anni e più.
Tale incidenza aumenta esponenzialmente con l’età avanzata: >70- 75 anni.
Lo scompenso cardiaco rappresenta percio’ una delle patologie di più frequente riscontro nella pratica clinica per il medico di Medicina Generale ed è una delle cause maggiori di morbilità e di frequente ricorso a ripetute e prolungate ospedalizzazioni.
La terapia farmacologica orale spesso è insufficiente a controllare i sintomi e ad evitare il ricorso a frequenti e prolungati ricoveri.
Nella ricerca di nuovi approcci terapeutici per la cura ed il miglioramento dei sintomi da scompenso cardiaco uno spazio sempre più ampio è stato dato alla terapia elettrica con defibrillatori, che permettono una resincronizzazione elettrica delle camere cardiache.
Lo scopo della Giornata è quello di discutere con i Colleghi le difficoltà incontrate nel mettere in pratica i suggerimenti ricevuti durante i Corsi “La terapia elettrica dello scompenso cardiaco” tenuti all’interno della Cardiologia di Mirano negli anni 2008-2009.
In particolare, sarà prevista una discussione collegiale a piccoli gruppi di precisi casi clinici proposti dai Colleghi stessi.
Verrà anche presentata la nuova organizzazione dell’Ambulatorio per la diagnosi e la cura dello scompenso cardiaco dell’ULSS 13.
Infine, verranno aggiornare le indicazioni alla terapia di resincronizzazione elettrica e alle statine nei pazienti con scompenso cardiaco, e si discuterà sui possibili vantaggi del controllo domiciliare dei dispositivi impiantabili.
Il convegno è rivolto ai partecipanti delle passate edizioni dei Corsi di Cardiologia Interventistica "La terapia elettrica dello scompenso cardiaco", svoltosi a Mirano.
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