Quando ci si trova a dover affrontare, in prima linea, la problematica proteiforme della depressione occorre saperne cogliere i sintomi ma anche aspetti, manifestazioni, equivalenti e, spesso, perfino le iniziali sfumature.
È evidente che il medico di base si trova frequentemente a doversi confrontare con situazioni non sempre conclamate, magari confuse oppure confondenti, e, comunque, quasi mai perfettamente allineate sui canoni del DSM IV –T. R.
In quest’ottica, un aiuto alla “sensibilità diagnostica” del medico di base può arrivare da un altro tipo di sensibilità, non tecnica né scientifica, ma artistica che ben si configura in quei particolari accorgimenti che soltanto alcuni cultori della cinematografia sembrano essere in grado di cogliere.
Nasce così l’idea di un evento formativo finalizzato a suscitare stimoli, interessi, curiosità e, comunque, un allargamento del sapere pratico, basato sulla valutazione di alcuni spezzoni tratti da significativi films di alto valore artistico elencati nel programma. Naturalmente un commento ad hoc ed una discussione interattiva dovrebbero arricchire quest’opportunità scientifico-culturale.
Ci si augura che, in questo modo, un gruppo di colleghi possa fruire di un ampliamento delle loro conoscenze e di un perfezionamento del loro approccio al mondo della depressione.
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